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Ricordi di vite precedenti (1 parte)

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La capacità di ricordare le vite passate è qualcosa che va allenato invece che atteso. Ognuno di noi può possedere più o meno vite passate ma questi ricordi non verranno in superficie senza un’adeguata preparazione, in nessuno dei casi. Ignora l’aspettativa che i ricordi debbano venire a galla da soli senza che tu faccia niente, perché se davvero così fosse, tutti e dico tutti al mondo ricorderebbero le proprie vite passate, ma come ben sai non è così. I ricordi delle vite passate vanno cercati, compresi e apprezzati, e per riuscirci bisogna scegliere di praticare determinate tecniche affinché i ricordi si sblocchino e arrivino alla tua mente. Qualche volta può succedere che singoli e brevi frammenti di vite passate riaffiorino nella nostra mente da soli, facendoci venire il dubbio che le vite passate esistano davvero, anziché escludere questa possibilità a priori perché il concetto di reincarnazione può spaventare qualcuno, o per meglio dire è la complessità di comprensione che fa spaventare chi si rende conto che la propria vita non è davvero decisa da lui, ma da qualcosa di superiore. Nonostante qualche volta alcuni piccoli frammenti riaffiorino, si tratta di brevissimi momenti, troppo brevi per comprendere l’intera vita passata, ma soprattutto sono troppo pochi per farti capire che, oltre quella vita, ce ne sono tantissime altre di cui nemmeno sospetti lontanamente. Quindi non si può fare affidamento su quei piccoli momenti di ricordo, perché sono troppo pochi, troppo brevi e troppo facilmente fraintendibili. Pensiamo all’esempio di questa vita presente. Di sicuro anche tu hai passato un periodo della tua vita infernale, un periodo in cui il mondo ti sembrava nemico, in cui tutto e tutti sembravano marciarti contro e ti sentivi esausto e privo di forze. Quel periodo potrebbe essere durato anche solo tre giorni, ma quei tre giorni sono stati un vero e proprio inferno, tanto che a ricordarlo sembra che sia durato un anno intero, anche se poi controllando le date risultano essere solamente tre giorni di fila. Ora prova ad immaginare se una tua vita futura potesse vedere il suo passato, quindi potesse conoscere la tua vita attuale. Se dovesse basarsi unicamente su un frammento ricordato un po’ per caso, rischierebbe di credere che tutta la tua vita sia identica e riassumibile in quel preciso frammento da lei ricordato. Quindi immagina se a lei venisse alla memoria quel ricordo di questa tua vita, in cui hai passato quei tre giorni infernali. Essa non avrà nessun altro spunto sul quale basarsi per poter decifrare la tua vita, ma dovrà basarsi unicamente su quel ricordo che ha di te sui tre giorni infernali. Quindi lei non vedrà tutti i momenti felici che tu hai vissuto, o le persone che hai conosciuto, la tua famiglia o le tue ambizioni, non vedrà i tuoi sogni, i tuoi hobby, le tue capacità e le tue qualità, ma ti vedrà solamente in quel piccolo spezzone dove ci sei tu che soffri o ti dimeni dalla rabbia in quei tre giorni infernali, conoscendo il peggio di te e della tua vita. Se non decidesse di approfondire, vedrebbe e catalogherebbe la tua vita come quell’unico momento da lei ricordato, fraintendendo tutto; questo perché crederebbe che la tua vita sia tutto qui: un inferno dove ci sei tu che soffri e ti disperi. Ma la tua vita non è solo quella, tu hai vissuto decine e decine di anni, composte da infiniti momenti, situazioni, progressi, soddisfazioni, e non si può riassumere in un solo momento della tua vita e perlopiù col peggiore che tu abbia vissuto. Però è questo che lei crederà di te: penserà che tu fossi una persona incapace e instabile, perché la tua vita è stata infernale e tu sei stato debole. Comprendi bene che un solo frammento di vita passata non basta per farti comprendere che genere di persona fossi in quella vita. La stessa situazione arriverebbe se tu vedessi un frammento felice di una vita passata, che ti farebbe pensare nell’immediato che quella sia stata davvero una vita bellissima, piena di soddisfazione e appagamento, ma in realtà potrebbe non essere così. Infatti potresti vedere un singolo momento felice, per esempio un momento in cui lui (il te della vita passata) stava passando un periodo che secondo i suoi canoni di vita era positivo, perché magari stava guadagnando bene o stava iniziando una bella relazione sentimentale con qualcuno che gli piaceva molto. Quindi in sostanza vedi un frammento in cui lui era felice. Questo però non significa che tutta la sua intera vita sia basata su quell’unico momento: non sai com’è andata a finire, se poi la relazione si è conclusa o se è continuata, perché di fatti tu hai visto solo il momento iniziale in cui si sono incontrati e innamorati, ma non hai visto se poi il futuro è andato bene o è stato ben diverso dalle aspettative iniziali.

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Per la stessa ragione non sai come ci è arrivato lì, cos’ha dovuto affrontare o subire prima di trovarsi in quella situazione in apparenza positiva, che potrebbe esserla stata davvero o potrebbe essersi rivelata molto negativa. Quindi non basta vedere i singoli e brevi frammenti di vite passate che potrebbero riaffiorarci alla mente da soli, e basare le nostre conclusioni su quel singolo momento, ma è necessario praticare per ricordare la vita per intera, così da comprendere se è stata una bella vita o un’esperienza che non dobbiamo ripetere uguale, imparando da essa. Durante i miei primi ricordi di vite passate ho rischiato più volte di fraintendere intere vite, basandomi sull’unico momento di ricordo che mi era riaffiorato in mente. Quindi ho rischiato di pensare che una precisa mia vita passata fosse stata molto sofferente, tanto che non avrei voluto ricordarla perché mi preoccupava il pensiero che la sua sofferenza fosse stata troppa per riuscire a reggerla, non mi sentivo pronta ad affrontarla. In verità però, quando poi ho iniziato a farmi avanti e praticare su quella vita passata per saperne di più e non soffermarmi sull’unico frammento che mi era arrivato da solo, ho scoperto che si trattava di una vita molto soddisfacente, piena di rivelazioni e di momenti di grande benessere, ma non potevo saperlo perché mi ero basata troppo sull’unico frammento arrivato spontaneo. Soltanto dopo essermi interessata a mettere in pratica le mie tecniche per individuare l’intera vita passata, ho scoperto che si trattava di una persona ben diversa da come l’avevo concepita inizialmente. Questo succede perché ci aspettiamo che i ricordi arrivino tutti da soli, convinti anche che gli unici ricordi che ci arrivino siano quelli più importanti, come se la nostra Coscienza li avesse selezionati per farci un brevissimo riassunto di quella vita passata e che tutto il resto non conti. Ma allora che ce ne facciamo di vivere un’intera vita, se l’unica cosa che conta è solo un singolo e brevissimo momento vissuto all’interno di essa? Chiaramente è un concetto molto confuso e lontano dalla reale visione della Coscienza. Ripetendo che nessuno può ricordare tutte le sue vite passate per caso, solamente aspettando che queste arrivino da sole – altrimenti tutti al mondo ricorderebbero le proprie vite passate e non è così – alcune persone ricordano qualche frammento in più rispetto ad altre persone, ma questi piccoli ricordi non sono abbastanza per potersi convincere di conoscere le proprie vite passate per intero. Per ricordare le vite precedenti, bisogna praticare determinate tecniche che ti permetteranno di vedere e ricordare interi ricordi di intere vite passate, ed in questo libro ti insegnerò molte più tecniche di quante ora immagini, portandoti alla conclusione di questa lettura con una grande soddisfazione. Inoltre, non bisogna assolutamente pensare che se non ricordi nemmeno un frammento di vita passata, significa che non ne hai avuta neanche una. Questo è il dubbio più comune sul quale tutti si fermano ma non deve toccarti, perché nemmeno chi possiede milioni di vite passate nasce con i ricordi già lucidi e impressi, perché anche lui si ritrova ad azzerarli e dover ricominciare da zero come tutti. Per questo c’è una ragione e la comprenderai più tardi. Ci sono persone che dicono di ricordare le proprie vite passate, perciò il primo pensiero che potrebbe venirti è quello che loro le ricordano perché ne possiedono, mentre tu non le ricordi perché non ne possiedi. Bisogna però comprendere che non tutti siamo uguali ed ognuno di noi ha un livello di evoluzione spirituale ben diverso, e per ricordare le vite passate bisogna iniziare un percorso evolutivo. Tutti noi, durante la nostra vita, abbiamo ricevuto dei segnali, come dei ricordi che non appartengono a questa vita ma sono talmente strani e diversi che non abbiamo subito compreso di cosa si trattasse. Alcune persone si sono rese conto che si trattasse di vite passate, altre invece hanno subito scartato quella visione ritenendola solo un momento di fantasia e, con questo, non hanno nemmeno pensato alla possibilità che si trattasse di vite passate. Quindi i segnali arrivano a tutti noi, perché si tratta di un evento del tutto naturale, un po’ come a tutti prima o poi viene un preciso stimolo a prescindere dal nostro carattere, dalle nostre ambizioni o dai nostri pensieri, perché gli stimoli fisici e mentali fanno parte della nostra natura quindi toccano tutti. I ricordi delle vite passate fanno parte della nostra memoria inconscia, che seppure non si mostrino subito in superficie, sono parte di noi e della nostra natura.

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Prima o poi tutti riceviamo un breve frammento di vita passata, ma questo non impone che ci rendiamo subito conto che si tratti proprio di questo, finendo il più delle volte per trascurare quella visione/percezione e convincerci che si sia trattato solamente di fantasia. Ignora l’idea che potresti esserti fatto su come avviene la visione delle vite passate: probabilmente immagini quei flash fortissimi tipici dei film sull’argomento, dove il personaggio subisce quasi un’aggressione mentale nella quale non vede e non sente più niente di quello che lo circonda e perde il totale controllo del contesto in cui si trova, perché viene immerso completamente in una visione di vita passata che arriva sempre nel momento meno opportuno. Nei film c’è sempre il personaggio che sta camminando e all’improvviso si blocca e si scaraventa contro il muro, ansimante e in preda al panico, perché coinvolto in un fortissimo ricordo di vita passata. Ma quello è soltanto un film, nella realtà è molto diverso, e seppure potrebbe deluderti sapere che vedere una vita passata non sia così “travolgente” tanto da farti cadere a terra nel mentre di una passeggiata, ti assicuro che è meglio così. Ricordare vite passate è molto intenso, ma nulla a che vedere con gli effetti speciali che ti aspetteresti, basandoti su ciò che hai visto nei film, perché ricordare una vita passata non è nulla di traumatico o che ti fa assalire dal panico. Chi dice che avvenga in quel modo e si butta per terra ogni volta che ha una “visione”, è solo una persona che vuole fare scena e farsi notare, ma che nella maggior parte dei casi non ha mai avuto un vero ricordo di vita passata. Tutti riceviamo un frammento di vita passata durante questa vita, e a prescindere che comprendiamo al volo che si tratti di questa, oppure no, ciò non toglie che un solo frammento non basta per comprendere l’intera vita ed è sbagliato pensare che basterebbe aspettare un altro po’ che arrivino altri frammenti per comporla e completarla, perché ripeto, nessuno può ricordare intere vite passate senza fare nulla perché i ricordi vengano sbloccati. In altre parole possono arrivare dei ricordi spontanei, dei piccoli frammenti, ma nessuno può ricevere interi ricordi di vite passate in questo modo. Per ricordare le proprie vite bisogna praticare le giuste tecniche e, in questo modo, si possono vedere moltissime vite e completare il quadro di ognuna. C’è da dire che è quasi impossibile ricordare ogni singolo istante e momento di una vita passata, proprio come non ricordi ogni singolo istante vissuto in questa vita: ricordi moltissimi fatti, moltissime persone e moltissimi momenti della tua infanzia, ma non ricordi ogni singolo millesimo di secondo vissuto, quindi è chiaro che se non riesci a ricordare tutto ciò che hai fatto in questa vita presente, è normale che non riuscirai a ricordare i millesimi di secondo delle vite precedenti. Ma questo non importa, perché ricordare le vite passate significa ricordare ciò che conta delle intere vite, sebbene queste non si possano riassumere in soli 2-3 piccoli frammenti di ricordo, ma c’è bisogno di ricordarle molto più intensamente per completare la conoscenza di quella vita ed evitare di fraintenderla. Alcuni ricordi di vita passata possono arrivarci in situazioni e in modi più vari, alcune volte arrivano sempre gli stessi ricordi, ripetendosi continuamente, altre volte invece si mostrano brevissime scene sempre diverse fra loro. Questo dipende se ciò che si sta mostrando è sempre la stessa vita passata, motivo per cui vedi la stessa scena ripetersi, o se si tratta di diversi momenti della stessa oppure direttamente di diverse vite passate, motivo per il quale sono scene sempre diverse fra loro. Alcune volte sono come dei velocissimi e brevissimi flash, così veloci che nemmeno hai il tempo di dirlo che si sono già conclusi: si fanno vedere e poi spariscono, lasciandoti quella fastidiosa incertezza che ti fa dubitare di ciò che hai visto e che poi finisci per dimenticare. Altre volte, invece, questi frammenti di ricordi possono arrivarti mentre dormi, facendoti vivere un genere di sogno all’interno di uno scenario e a contatto con precise persone, che in verità si tratta di una riproduzione di un ricordo, in un certo senso è come se stai guardando o vivendo una pellicola basata su una tua vita passata. Sia nei sogni e sia nei flash che arrivano da sveglio, bisogna sempre prestare attenzione ai dettagli e alle influenze esterne che possono condizionarli e renderli imperfetti. Per fare un esempio, potresti sognare di essere in un’epoca diversa, eppure nel sogno possiedi il corpo fisico che appartiene a questa tua vita presente, anziché vederti con quel corpo fisico del passato.

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Il sogno viene sempre e comunque influenzato da alcuni elementi che possono appartenere a ciò che vivi in questa vita, oppure dalla creatività del tuo cervello capace di inserire elementi fantasiosi all’interno di un contesto. Questo perché i sogni devono essere riempiti da qualcosa, e se quel qualcosa non c’è – magari perché non lo ricordi – verrà riempito da qualche dettaglio fantasioso creato appositamente sul momento, dal tuo cervello, per colmare i buchi. I sogni sono sempre stati conosciuti come dei canali per poter scoprire e ricordare informazioni che vanno oltre questa dimensione, ma è bene comprendere che la maggior parte di essi non si basano tutti sulla visione di vite passate, ma sono perlopiù significativi per questa vita presente, motivo per cui vanno compresi e interpretati, anziché fidarsi ciecamente di loro. I sogni sono “soltanto sogni”, ma se impari a comprenderli, puoi conoscere informazioni molto importanti del tuo presente, come avvertimenti del tuo inconscio che ha compreso la realtà in cui vivi prima di te. Fra questi sogni, qualche volta, si possono anche trovare piccoli frammenti di ricordi passati che sbucano fuori e si vivono durante l’esperienza onirica. L’errore esagerato che non bisogna mai commettere, è quello di credere che ogni tuo singolo sogno sia un esatto ricordo di vita passata. Ci sono persone fanatiche che vogliono convincersi a tutti i costi che ogni singolo sogno notturno sia il ricordo di una vita passata, perciò s’illudono – e diffondono questa convinzione agli altri – che ogni notte o quasi, ricordino nuovi scenari avvenuti in vite passate. Purtroppo o per fortuna, questo non è assolutamente reale, quindi non bisogna convincersi che tutti i propri sogni siano veri ricordi di vite passate. La nostra mente è molto creativa e possiamo sognare di vivere in un’epoca diversa o di essere una persona diversa, ma nonostante questo non si tratta di una vita passata, bensì di un quotidiano gioco creativo del nostro cervello che utilizza per farci sognare. Quindi la difficoltà più grande è riconoscere quali sogni siano realmente ricordi di vite passate, da quali invece siano solo fantasie, in quanto non basta sognarsi in una diversa epoca o all’interno di un diverso corpo fisico, per essere sicuri che si tratti di un vero frammento di vita, perché potrebbe essere comunque una fantasia notturna. Allo stesso identico modo, funziona con i flash ad occhi aperti o comunque mentre sei sveglio. Anche in questo caso, ci sono fanatici convinti che ogni singolo pensiero e fantasia mentale compiuto durante il giorno, sia un ricordo di una propria vita passata. Seppure sarebbe bello credere che basterebbe pensare un attimo al desiderio di ricordare le proprie vite passate, per far sì che queste inizino a venire in superficie una dopo l’altra con decine di flash mentali che ci fanno vedere il loro vissuto, purtroppo non avviene così perché la grandissima maggioranza sono solo fantasie della propria testa. Noi abbiamo una grandissima qualità che si chiama Creatività, che ci permette di immaginare storie incredibili senza che si debbano mettere regole o dettagli, perché ci basta abbandonarci un po’ alla creatività per ritrovarci coinvolti in una storia che prende un seguito e fila liscio senza bisogno che ci si debba forzare per farla andare avanti. È così che nascono i più bei libri, film al cinema o cartoni animati: dalla mente di una persona che si è lasciata trasportare dalla corrente della creatività e che ha trascritto le sue “visioni” creative su un foglio o in un disegno, facendole poi conoscere agli altri. Avere una grande creatività però non significa saper vedere le proprie vite passate. È bello credere che tutti i flash mentali e tutte le visioni incontrollate che ti arrivano in mente, magari quando ti stai rilassando mentre che ascolti musica, o proprio quando ti trovi in un contesto noioso (magari a scuola o al lavoro) e vuoi scappare con la mente e chiuderti nel tuo mondo mentale, inizi ad avere ricordi di eventi accaduti realmente; però, moltissimi di questi, sono invece storie create dalla nostra mente per farci evadere dalla situazione in cui ci troviamo, ed è bellissimo perché ci fa sentire bene e ci toglie un po’ dallo stress che la vita reale ci porta a sopportare. Però bisogna essere decisi a riconoscere quali di queste storie che appaiono nella nostra mente siano reali, da quelle che invece sono ideate dalla nostra fonte creata per distrarci e farci evadere un po’. Naturalmente riconoscere e ricordare le proprie vite passate è un passo complicato, nessuno che le conosce realmente può dire il contrario, in quanto è semplice confondere una propria fantasia con un reale ricordo.

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Tuttavia, le vite passate esistono e tu possiedi tanti ricordi dentro di te, devi solo capire che la porta che li blocca non si apre da sola, ma con la giusta chiave, in quanto è ben serrata. Perciò è comprensibile la tua paura di non ricordare, la paura di non saper riconoscere le vere vite passate dalle fantasie create dalla tua mente. Però voglio dirti che con la mia esperienza ho imparato che è molto meglio avere dubbi su una visione, perché non sei sicuro che si tratti di un ricordo di vita passata, piuttosto che credere che tutte le tue fantasie siano eventi accaduti nella realtà. Il dubbio è un grosso problema per l’evoluzione spirituale, e naturalmente dovrai imparare a saper riconoscere i veri ricordi dalle fantasie, senza tenerti i dubbi per tutta la vita. Questo però si impara con la pratica e anche tu, come tanti altri di noi, ci potrai riuscire. Ben diverso è volersi illudere che tutte le proprie fantasie quotidiane appartengano a reali momenti vissuti, in quanto questo è l’omicidio della propria evoluzione. Ti faccio un esempio. Se tu volessi dimagrire, potresti decidere di andare a correre ogni giorno. La paura più grande è quella che andare a correre sia del tutto inutile, perché temi che farai un grande sacrificio, come appunto stancarti fisicamente ogni giorno, per poi non ottenere i risultati sperati. Nonostante la tua paura, andare a correre ti aiuterebbe a migliorare la tua salute ed equilibrare il tuo peso corporeo, sebbene non rispetti le tue aspettative, ma rispetti i suoi tempi. In altre parole tu potresti pretendere che basti andare a correre 10 minuti al giorno, ogni tanto e solo quando ne hai voglia, per perdere 10 chili in un mese. La corsa non può darti questi risultati così immediati e squilibrati, ma questo non significa che la corsa non faccia bene alla tua salute e non ti dia alcun risultato, perché i risultati te li sta dando, solo che ha bisogno di più tempo perché siano evidenti e a prescindere non può rispettare le tue aspettative così esagerate. Questo esempio serve a farti capire che se ti impegnassi a riconoscere le vite passate dalle fantasie, l’evoluzione ci sarebbe eccome, non sarà ultraveloce ed esagerata come la pretendi tu, ma ci sarà. Ben diverso sarebbe se tu pretendessi di dimagrire, immaginando ogni giorno di andare a correre. Quindi, ogni giorno ti siedi sul divano e chiudi gli occhi, immaginando di andare a correre e di percorrere chilometri e chilometri di distanza. Immaginare di correre è molto più facile e meno faticoso di andare a correre realmente, perché stai seduto sulla poltrona, bello comodo, a fantasticare senza la minima fatica. Immaginare di correre però non porterà nessunissimo beneficio al tuo corpo fisico: non ti farà dimagrire, non equilibrerà il processo del tuo intestino, non tonificherà il tuo corpo, non farà niente di reale nella tua vita! Sarà solo una fantasia. Questo succede alle persone che preferiscono convincersi che tutte le loro storie mentali siano visioni di vite passate reali, anziché impegnarsi a riconoscere quali siano fantasie e quali siano la realtà. Anche se non ottieni effetti miracolosi, andare a correre anche solo 30 minuti ti porta dei risultati fisici reali, che non riusciresti a raggiungere mai se ti sedessi sul divano ad immaginare di farlo. Anche se gli effetti non sono quelli che pretendi, andare a correre ti porta degli effetti Reali. Per la stessa ragione, praticare le tecniche adatte per ricordare le vite passate ti porterà degli effetti reali che risulteranno più lenti, ma saranno veri. È ben diverso dal sedersi a fantasticare tutto il giorno, perché di sicuro la fantasia ti porta ad avere immediate visioni, tantissimi flash di moltissime storie interessanti, ma sono tutte storie completamente inventate dalla tua fantasia. Sebbene sia molto più facile illudersi che tutte le proprie fantasie siano ricordi reali, perché fa comodo credere che sia così, è molto più utile accettare che non tutte le tue visioni appartengono a ricordi veri, quindi devi imparare a riconoscerle e selezionarle affinché tu sappia capire cos’è reale da cosa invece no. Ricordare le proprie vite passate è davvero importante, ed è altrettanto importante che tu decida di ricordare le vere vite passate, anziché farti abbindolare dalle fantasie, in quanto è molto più facile e anche meno faticoso cedere al loro fascino. La realtà, però, è molto più interessante della fantasia, appunto perché è reale. In un certo senso è come quando guardi un film basato su una storia vera: magari ce ne sono di molto più belli, recitati meglio e con grandi effetti speciali, però tu vedi questo semplice film come molto più coinvolgente, perché racconta una storia realmente accaduta.

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Per questa ragione una fantasia può essere eccitante sul momento, ma ricordare una vera vita passata è qualcosa che ti segna e che ti permette di avere una crescita interiore molto più grande, perché è vera. Di conseguenza ti consiglio di prestare attenzione a chi dice di vedere e ricordare ogni giorno una vita passata diversa, perché potrebbe darsi che si stia lasciando trasportare dalle sue fantasie e le ritenga tutte come ricordi reali, perché è questo che le è stato detto da altre persone anch’esse poco esperte in materia. Ciò non deve spingerti a diffidare da chiunque dica di ricordare le proprie vite precedenti, perché ci sono tecniche e metodi corretti per aiutare la propria memoria a sbloccarsi, esattamente come esistono tecniche per aumentare la propria muscolatura o esercizi per migliorare la propria intelligenza. Non c’è nulla di strano in questo. Purtroppo non ci vengono insegnate a scuola quando siamo bambini, perché sono scelte personali che dobbiamo fare durante la nostra vita. Quindi non diffidare da tutti, bensì impegnati per ricordare le tue vite passate e riuscire così ad essere completamente indipendente e libero di capire cos’è reale e cosa no, senza più dubbi. 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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