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L’anno dell’Insonnia (1 parte)

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Mi resi conto che gli Scienziati avevano studiato un meccanismo molto ben organizzato per riuscire a stancarci: un poco per volta si dormiva sempre meno. Per esempio già mentre mi trovavo nella seconda casa si iniziava a faticare a dormire, perché i vicini di casa erano molto rumorosi, già dalle 5:00 di mattina iniziavano a prepararsi per andare al lavoro e facevano un baccano incredibile sino alle 7:00 impedendomi di dormire – tenendo conto che i miei orari erano diversi – e iniziava a togliermi ore di sonno; ma non mi lamentavo troppo perché pensavo fosse normale; quando però mi trasferii nella terza casa e iniziai a vedere tutti questi meccanismi uniti a scopo di impedirci di dormire, affinché giorno dopo giorno fossimo sempre meno lucidi e meno percettivi. Gli Scienziati avevano una folle paura di avvicinarsi a noi senza prima attendere tutto quel tempo che serviva a farci stancare e quindi, secondo i loro calcoli, abbassare di percezione e di facoltà psichiche. Ci stancò è vero, ma non più di questo. Ogni qualvolta accadeva un evento che mi faceva suonare il campanello d’allarme in testa, ci mettevamo sotto a praticare per agire immediatamente a scopo di contrastarlo e nel frattempo per scoprire quante più informazioni possibili su tale evento. Questo argomento ti serve per capire come si finisce dentro certe situazioni e come si riesce ad uscirne, anche quando sembra che sia impossibile mettere il piede fuori dal loop di eventi negativi. Innanzitutto lo scopo era stancarci il più possibile e non farci avere tempo né di giorno né di notte per svolgere le nostre mansioni così che tutta la vita psichica ci avrebbe rimesso. Ma la furbizia sta nel non aspettare, non rimandare a quando avrai tempo perché loro non ti daranno mai il tempo di riprenderti! Perciò dopo i primi giorni di assestamento nella nuova casa dal trasloco, io e Alexander iniziammo subito ad organizzarci affinché qualsiasi evento e contrattempo accadesse riuscissimo sempre a praticare le nostre cose. La difficoltà ovviamente arriva quando ogni giorno succedono eventi diversi dal giorno prima per distrarti e farti perdere tempo affinché tu non sia preparato e non riesca a prevenire il problema perché non saprai quale sarà o come si comporterà. La soluzione è quella di partire immediatamente preparati sull’idea che ogni giorno può accadere qualcosa di imprevisto, perciò se già sai che può arrivare l’imprevisto ti organizzi la giornata mettendo i primi impegni come quelli più importanti e solo a seguire quelli meno importanti. Tendiamo d’abitudine a svolgere prima gli impegni meno importanti ma che magari crediamo siano i più faticosi o i più urgenti, ma a livello di importanza sono in realtà i più bassi. Per esempio ti fiondi a lavare i piatti perché lo ritieni più urgente, ma poi ti ritrovi a non aver ancora fatto la spesa e nel frattempo il negozio ha già chiuso perché si è fatto tardi quindi dovrai rimandare a domani; avessi svolto i due impegni all’inverso saresti riuscito a compierli entrambi perché non avresti avuto problemi di orari. Per noi vi erano impegni “urgenti” e impegni importanti, perciò prima svolgevamo quelli importanti – che erano legati alla Pratica – e solo dopo quelli urgenti, perché quelli urgenti in realtà spingevano una sorta di fretta che era troppo esagerata: la fretta urgente di svolgere una mansione che in realtà si poteva compiere anche più tardi. C’era una fretta mentale che non si capiva da dove arrivasse. Stai attento alla fretta, perché la fretta di fare delle mansioni e delle scelte troppo importanti per essere prese senza rifletterci adeguatamente è sempre un campanello d’allarme che dovresti ascoltare: la fretta serve a farti sbagliare, con assoluta certezza è una trappola. Questo non significa che per evitare la fretta si debba rimandare una scelta all’infinito, bensì chiediti perché c’è quella forte urgenza di prendere una decisione tanto importante entro pochi secondi di tempo, sebbene per una scelta simile ti serva tempo per riflettere, e poi invece per una mansione che ti richiederebbe pochi minuti del tuo tempo decidi invece di rimandarla per giorni interi. 

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L’eccessiva fretta è la stessa che usano i venditori porta a porta quando vogliono truffarti e ti mettono la penna in mano per farti firmare con urgenza, affinché non avrai tempo di pensarci e quindi renderti conto che ti stanno ingannando. Non avere fretta di farti truffare! Chiediti il perché di questo meccanismo e tenta di annullarlo mettendo in primo piano gli impegni importanti e solo dopo quelli “urgenti” che esigono quella strana ed eccessiva fretta. Gli impegni importanti sono quelli che ti portano ad una conclusione reale, ti offrono qualcosa di concreto; gli impegni falsamente urgenti invece ti fanno credere che non ci sia tempo da perdere perché tu devi immediatamente svolgere quella mansione, ma in realtà svolgerla ora o svolgerla dopo non cambierà niente perché nella tua vita non apporterà nessun cambiamento. Se lavi i piatti il pomeriggio o li lavi la sera, nel complesso della tua vita non cambierà nulla, sarà solo una delle tante mansioni fastidiose che vuoi toglierti dalle mani il prima possibile ma che nei fatti se lo compi prima o dopo non cambierà niente. Se stavi per lavare i piatti e qualcuno ti interrompe, per via di un imprevisto devi uscire urgentemente di casa e devi rimandare i piatti a domani, potrebbe anche essere considerata una scocciatura ma in realtà non è nulla di grave. Ciononostante chiediti sempre se quell’evento fosse realmente tanto urgente da obbligarti a uscire di casa di fretta e furia, oppure se sia solo una scusa per farti correre e stressare senza reale motivo. Ma se invece hai passato la giornata a svolgere tutte le mansioni urgenti fra cui pulire, fare la spesa, lavare i piatti, tutto quanto, e poi il pomeriggio appena stai per sederti a Praticare ti spingono per uscire urgentemente di casa, tutto cambia perché rimandare la pratica a domani non è come svolgerla oggi; soprattutto perché rimandarla a domani significherà che domani la rimanderai ancora, con assoluta certezza ci cascherai pure il giorno dopo. In quest’ultimo caso hai preferito svolgere tutte le mansioni “urgenti” con la fretta di togliertele di dosso perché definite una scocciatura, ma nel frattempo hai rimandato sino all’ultimo momento le attività davvero importanti, che a causa di un imprevisto verranno rimandate ancora. Bisogna trovare equilibrio e riuscire a svolgere tutte le attività un po’ per volta senza mai cadere dal lato opposto. Faccio l’esempio di chi dice di voler praticare tutto il giorno e nel frattempo lascia che la sua casa diventi una fogna con la scusa che “pulire è una mansione Low quindi non bisogna perderci tempo perché bisogna praticare” sì ma se ti ammali a causa della fogna in cui vivi i problemi diventano molto più gravi! Dall’altra parte possiamo vedere persone eccessivamente fissate con le pulizie domestiche oppure con l’ansia di dover svolgere sempre tutte le mansioni con la massima urgenza: ti manca il latte in frigo? Potresti aspettare a domani mattina per fare la spesa completa, invece c’è chi oggi andrà di corsa a comprare solamente il latte, e poi domani uscirà di nuovo per fare la spesa. Non ha senso, eppure gli impegni urgenti e frettolosi servono proprio a farti svolgere azioni senza senso, così che sprecherai tutta la tua giornata a rincorrere eventi inutili e privi di ragione. E cosa ti resterà a fine mese? Avrai compiuto tutti i giorni le tue “mansioni urgenti”, ma sarà passato un altro mese in cui non avrai compiuto niente di buono nella tua vita. Ti sto spiegando questo perché anche se possono sembrare discorsi banali in realtà sono proprio questi eventi che ti impediscono di praticare e di liberarti dagli attacchi e dalle manipolazioni aliene. Perciò se impari a gestire il tuo tempo quotidiano riesci anche a Praticare bene; ma sino a che resterai legato alle mansioni urgenti e ti farai trascinare da qualsiasi evento accada e che si presenta come stra-importantissimo solamente perché vuole metterti fretta, allora continuerai a svolgere mille mansioni inutili per arrivare a fine mese che non avrai compiuto niente di utile per la tua vita.

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Il metodo che ho utilizzato per riuscire a gestire tutte le situazioni che accadevano ogni giorno nella mia vita, parte delle quali ti ho già raccontato qui sopra e che ti ha permesso di comprendere quanto fosse difficile trovare tempo per praticare – ma l’ho sempre trovato! – era organizzare le mie giornate mettendo in primo posto le mansioni importanti e solo dopo quelle “urgenti”. Questo perché le mansioni che si presentavano come urgenti, non lo erano davvero, ma me lo facevano credere in ogni modo, mettendo una strana fretta ansiogena che serviva solamente a farmi sbagliare strada. Non avere fretta di prendere decisioni o di svolgere mansioni che ti mettono ansia perché sono state messe lì per fregarti! Basandomi sulla mia esperienza, tutto ciò che facevano gli Scienziati e gli alieni in quel periodo era tentare di impegnarmi il più possibile con eventi che arrivavano all’ultimo momento e che non potevo prevedere, ma che si mostravano con un'incredibile urgenza tanto che era facile cascarci. Ma quanti davvero erano urgenti? Lì per lì sembrava che se non avessi svolto immediatamente quelle mansioni sarebbe successo il finimondo, invece poi mi rendevo conto che se non le svolgevo subito finiva che si risolvevano da sole, la gran maggioranza, oppure semplicemente accadeva qualcosa che mi agevolava il lavoro e spendevo meno tempo di quanto ne avrei dovuto utilizzare se invece mi fossi impegnata subito su quegli eventi creando un programma in cui dovevo correre con urgenza per qualsiasi cosa accadesse. Bisogna prestare attenzione perché gli alieni e/o nemici vari usano molto questa strategia, ossia farti credere che ci sia urgenza e che devi subito correre a risolvere quel problema. Il fatto era che le persone intorno a me impazzivano e mi supplicavano aiuto urgente, così sembrava che se non mi fossi sbrigata ad aiutarle a risolvere quei problemi sarebbero morti! Ma nulla di tutto ciò era reale; questa pressione veniva creata su quelle persone – momentaneamente usate come Antenne per proiettarmi addosso i loro problemi – attraverso le quali mi avrebbero dovuto buttare numerosi pesi addosso con estrema urgenza, così la loro pressione mi avrebbe stressato e quindi mi sarei dovuta sentire in dovere di sbrigarmi a risolvere i loro problemi quasi per sentirmi meglio io. Questo programma era molto strano: dovevo risolvere i problemi degli altri quasi come se servisse a me per sentirmi meglio, perché il peso che mi buttavano addosso era talmente forte che pur di levarmelo di dosso mi impegnavo a risolvere le questioni degli altri per sentirmi alleggerire da quelle aspettative e pretese su di me. Mi resi conto però che era una strana ma forte trappola negativa appositamente studiata contro di me, perché quei problemi non erano miei e non c’era ragione per cui io dovessi sentirmi costretta a prendermi le responsabilità di tutte le questioni altrui al punto che se non risolvevo i loro problemi mi sentivo in ansia. Gli alieni sfruttano i tuoi punti deboli, che talvolta possono essere addirittura i tuoi punti forti rimodellati affinché vengano usati contro di te. Il mio altruismo stava venendo usato contro di me, perché tanta era la disponibilità verso gli altri che le persone attorno a me stavano venendo usate come Antenne per addossarmi i loro problemi e costringermi a passare il mio tempo per risolvere ciò di cui avrebbero dovuto invece occuparsi loro! Erano le loro vite ma ero io a dovermene occupare, mentre loro – come se non bastasse – passavano il tempo a lamentarsi e frignare contro di me perché non gli risolvevo la vita abbastanza in fretta. Loro nel frattempo erano fermi a girarsi i pollici e attendere il Miracolo senza fare niente per risolvere i propri guai. Ci misi un po’ prima di capire che questa era una trappola verso di me, ma quando me ne resi conto decisi di mollare la presa e restituire la responsabilità delle loro vite nelle mani dei diretti proprietari. Per un bel po' tentarono di riaddossarmi i loro pesi, perché la gente non ha voglia di assumersi le responsabilità della propria vita e vuole sempre che sia qualcun altro a gestire le loro vite! E non nego che certe volte riuscivano nuovamente a darmi in mano i loro impegni senza che io avessi la forza di rifiutare di dargli il mio aiuto, perché mi sentivo in colpa se non li avessi aiutati. 

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Ma in colpa di cosa esattamente? Il mio aiuto non era dovuto, ma le persone intorno a me improvvisamente tentavano di farmi credere che fosse un dovere che io spendessi la mia vita a preoccuparmi della loro! Niente di più sbagliato. Perciò bisogna prestare attenzione a qualsiasi forma di perditempo e che oggi definisco anche forme di intrattenimento, perché sul momento non ti sembrano perdite di tempo – come a me non sembrava di sprecare il mio tempo neppure quando passavo intere giornate ad aiutare persone che non meritavano il mio aiuto – anzi ti sembrerà giusto e quasi ti sentirai soddisfatto di aver usato tutto quel tempo per svolgere quelle mansioni. Ma poi, in realtà, si trattava di situazioni create a tavolino per manipolarti, appositamente per farti perdere intere giornate a rincorrere eventi che non ti avrebbero portato a nulla e non averne per concretizzare eventi utili a te stesso. Perché la verità è che quelle persone finivano per addossare su di me gli impegni di cui neppure gli serviva realmente il mio aiuto, ma lo facevano solamente per occupare il mio tempo a qualunque costo: poi se li risolvevo o no a loro non cambiava niente perché, una volta che avevo sprecato il mio tempo a risolvere i loro problemi, si scopriva che neppure gli interessava davvero il risultato. Serviva solamente a tenermi impegnata. Posso fare l’esempio di una persona che frignando mi supplicava di aiutarla a trovare lavoro: mi impegnai tantissimo per aiutarla e grazie al mio costante interesse lei trovò un’ottima posizione, ben pagata e con un buon contratto. Ma quella persona ci andò qualche giorno e poi cambiò idea perché non aveva più voglia di lavorare in quanto veniva ancora mantenuta dai suoi genitori e decise che invece avrebbe voluto riprendere con gli studi. Tanto impegno e tanta fatica da parte mia per trovargli un lavoro, affinché smettesse di disperarsi e frignare, e poi lasciò il posto di lavoro dopo qualche giorno perché in realtà non gli interessava lavorare ma fare tutt’altro. Dopo qualche mese smise di studiare e ricominciò a cercare lavoro chiedendomi nuovamente aiuto. Questo è solo uno dei tanti esempi che accadevano mentre io avrei dovuto occuparmi solamente delle mie questioni quotidiane e invece non davo tutta me stessa per risolvere le situazioni che mi interessavano perché spendevo troppo tempo per risolvere i problemi degli altri, che poi in realtà neppure erano problemi ma solo distrazioni che riversavano su di me. Bisogna imparare tanto da queste lezioni. Durante quel periodo di sonno mancante a causa degli attacchi artificiali degli Scienziati e degli alieni, era molto più facile cadere in simili inganni perché la stanchezza ti toglie lucidità e ti rende quindi più propenso ad agire frettolosamente senza percepire le priorità e capire se vi è l’inganno. Ma dopo i primi giorni di scombussolamento in cui io e Alexander ci rendemmo conto che troppi imprevisti accadevano per distruggere ogni giorno la routine che intendevamo seguire, decidemmo di riorganizzare le nostre liste di impegni mettendo in prima linea sempre e comunque le Pratiche importanti da fare ogni giorno e poi solo dopo gli altri impegni. Seguendo questo stile, era molto difficile per gli Scienziati riuscire a distrarci e toglierci il tempo di praticare, perché era proprio la prima cosa che facevamo! Ma tante volte gli studenti che leggono queste frasi confondono il significato di priorità e pensano di dover risparmiare tempo su alcune azioni che richiederebbero 2 minuti, per poi sprecare ore a sopportare un disturbo. Faccio l’esempio di chi pensa che scegliere di praticare come prima cosa significhi svegliarsi la mattina e neppure andare in bagno in quanto quei 2 minuti farebbero sprecare tempo; però poi restano a “meditare” con il fastidio della pipì disturbando l’intera sessione delle pratiche; comprendi che questo non ha senso. Intendo dire che bisogna evitare gli estremi, perché se cadi in un estremo o se cadi nell’altro stai comunque sbagliando. Se prima di meditare devi farti venti docce e pulire ogni centimetro della casa e poi ti lamenti di non avere tempo di fare una meditazione, o se prima di meditare neppure ti lavi la faccia “per non perdere tempo” e poi vivi in una fogna perché non c’è un solo giorno in cui ti dedichi a pulire, è ovvio che stai sbagliando in entrambi i casi.

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Ogni giorno il tempo per svolgere tutte le mansioni è poco, ma se organizzi una routine settimanale nella quale decidi in quale giorno devi pulire, in quale giorno devi fare la spesa e in quale giorno puoi occuparti delle mansioni noiose da fare – ma che purtroppo vanno svolte ugualmente – inizi ad avere molto più tempo durante la quotidianità perché ogni evento viene svolto nel giorno di dovere. Pertanto le Pratiche risulteranno essere molto più scorrevoli e di alta qualità, perché non dovrai meditare in una stanza sporca e disordinata, ma neppure dovrai meditare solamente dopo aver concluso tutte le pulizie e quindi Mai.  Gli Scienziati trovavano ogni modo per toglierci tempo, dovevamo riprenderci tutto quel tempo con gli interessi. Praticavamo ancora di più di quanto facessimo prima! Praticavamo mentre ci trovavamo al lavoro, praticavamo tutte quelle ore in cui non potevamo dormire a causa del chiasso ma potevamo Attaccare, e praticavamo molto di più quando eravamo fuori casa piuttosto che dentro. Il bisogno aguzza l’ingegno ed è veramente importante impegnarsi ad aguzzarlo in ogni situazione, perché i problemi non devono mai sopraffarti ma sei tu che devi trovare la leva giusta per staccarteli di dosso. Più ci toglievano tempo, più imparavamo a sfruttare gli impegni quotidiani a nostro vantaggio. Non posso stare un solo minuto in casa a praticare? Bene praticherò al lavoro! Non posso stare un solo minuto in casa a lavorare ai miei progetti? Bene lo farò nelle pause pranzo! Non posso stare tranquilla un minuto che mi chiamano in mille per risolvere i loro problemi? Bene, spegnerò il telefono e ridurrò i miei impegni quotidiani che non sono veramente miei ma che sono gli impegni degli altri che ributtano su di me. E se di giorno la situazione si calmava e vi era più tempo libero e silenzio, svolgevo le mie mansioni più importanti ma rimandavo quelle falsamente urgenti: anziché pulire casa di giorno e rimandare la pratica alla sera, quando poi avrebbero alzato la musica e non avrei potuto praticare bene, sceglievo di praticare di giorno e pulire la sera; con questo non ti sto dicendo che da oggi anche tu devi metterti a pulire la sera, perché semplicemente non ti trovi nella situazione in cui i tuoi vicini di casa alzano la musica sino alle 5:00 di mattina! Ma ti sto spiegando che se la situazione ti mette alle strette, è giusto che tu organizzi le tue mansioni senza essere chiuso di mente. Di logica dovresti pulire di giorno per non fare rumore, ma nel mio caso i vicini non si preoccupavano del rumore che mi disturbava tutta la notte impedendomi di dormire quindi se pulivo di sera non si lamentava nessuno. Con questo concetto vorrei spiegarti che questo funziona quando tutti gli eventi della tua giornata seguono un filo logico. Ma se nella tua quotidianità ci sono mille interferenze che non seguono alcuna logica, arriva il momento in cui tu esci dagli schemi e inizi a organizzare la tua routine seguendo il tuo ritmo, non il ritmo socialmente accettato. Se tutti vanno a fare la spesa la mattina, ma quel momento della giornata è l’unico in cui riesci a stare da solo e in silenzio, tu potresti decidere di andare a fare la spesa il tardo pomeriggio ad esempio con il tuo partner, così sei sicura che la mattina è tutta tua e non finisci invece per fare la spesa la mattina e poi il pomeriggio trascurare il tuo partner (per andare a meditare) seppure quello è l’unico momento in cui potreste passare del tempo insieme. Se dai precedenza alla spesa per non meditare, e mediti per non dare tempo al tuo partner rischiando addirittura di lasciarvi a causa della tua inutile decisione di trascurarlo, è chiaro che c’è qualcosa di seriamente sbagliato nella tua organizzazione e dovresti dare un senso alla tua giornata rimescolando gli impegni nel giusto ordine. Non seguire le regole sociali se queste servono a toglierti l’intera giornata dalle tue mani, ma segui i tuoi ritmi, i tuoi impegni importanti e non farti sopraffare dagli impegni che si fingono urgenti. È così che abbiamo affrontato il periodo seppure non dormissimo perché solo così ne potevamo uscire sani e sereni. Altrimenti, non ci sarebbe stata via di scampo. Fu proprio così che trovavo sempre il tempo di fare tutto seppure di tempo non ce ne fosse. 

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Perché non passò un solo giorno in cui pensai solamente a me stessa, ma mentre riuscivo a portare avanti i miei impegni importanti – le varie Pratiche che dovevo svolgere – riuscivo anche a scrivere i Libri sulle Vite Passate, tenere lezioni e Percorsi all’interno dell’Accademia per i miei studenti e svolgere numerosi Tour dal vivo in giro per l’Italia, dal sud al nord senza problemi e aiutando tantissimi studenti ad affrontare i loro ostacoli. È molto importante organizzare bene le proprie giornate perché solo così trovi il tempo di Evolverti: se metti la Pratica in prima linea non sarà soltanto il tempo che gli dedichi direttamente (es. quando sei a casa solo e tranquillo e puoi praticare senza disturbi) ma inizi ad avere intuizioni su come riuscire a praticare di più anche quando tutto intorno a te vorrebbe farti credere che sia impossibile o addirittura che tu non debba farlo. E perché mai non dovresti? Per esempio mentre passeggi per strada, mentre stai andando al lavoro, o mentre ti trovi sui mezzi pubblici per dirigerti verso i tuoi impegni, puoi praticare svariate tecniche e mansioni psichiche. Oppure prima di addormentarti, anziché immergerti nelle fantasie o peggio ancora nei pensieri bassi che riguardano i problemi, le paure del futuro, o i ricordi di eventi negativi accaduti i giorni prima, scegli invece di praticare determinate tecniche che ti servono ad addormentarti Cosciente, Positivo e Alto di Tonale. Se desideri mettere la pratica al primo posto dei tuoi impegni, inizi a ragionare con un meccanismo mentale diverso e più produttivo, perché per ogni cosa che fai o per ogni situazione in cui ti trovi inizi ad infilare momenti di pratica al loro interno senza più porti limiti mentali. Poniamo l’esempio di quando ti piace una persona che vorresti frequentare e inizi a pensarla veramente in ogni momento della giornata. Stai lavorando e pensi a lei. Vai in palestra e pensi a lei. Sei per strada, a fare la spesa, porti a spasso il cane, stai guidando e comunque pensi a lei. Sei talmente interessato a quella persona che non c’è momento in cui non la pensi, non ti lasci limitare dal lavoro o dallo studio che hai davanti, perché stai sempre pensando a lei. Questo esempio ti permette di capire che se vuoi concentrarti su qualcosa puoi farlo anche mentre lavori o mentre passeggi, mentre sei in autobus o mentre sei al parco. Sebbene l’esempio che ho spiegato qui sopra, ossia di pensare ad una persona, non è una delle migliori scelte, in quanto dovresti invece cercare di pensare il meno possibile, è ugualmente utile per farti capire che se vuoi pensare alla persona che ti piace non ti metti alcun limite né del luogo in cui ti trovi né delle attività che stai svolgendo; quindi perché mai dovresti metterti dei limiti quando si tratta di praticare? Perché, se vuoi pensare alla persona che ti piace decidi che puoi farlo anche mentre stai nuotando, o mentre ti trovi a testa in giù, mentre per praticare devi sempre aspettare il momento giusto? Potresti trovare mille scuse per rispondere a questa domanda, ma sarebbero solamente scuse, nessuna risposta reale e sensata. Può sembrare che pensare ad una persona sia meno impegnativo e richieda meno energie; invece, pensare a quella persona ti fa spendere un sacco di energie, ma siccome è “accettato” dalla tua mente allora credi che si possa fare senza problemi. Ma in verità potresti occupare quel tempo per pensare a qualcosa di utile, ovvero per occuparti di qualche pratica che richiede lo stesso identico sforzo mentale che useresti per pensare ad una persona, ma con la differenza che anziché farti consumare energie la pratica te ne offrirebbe, facendoti ricaricare e riempire. È diverso! Se in questo momento ti sembra che praticare con la mente sia molto più faticoso che passare tutto il giorno a pensare ad una persona, è perché nel secondo caso sei stato abituato all’idea collettiva che pensare ad una persona sia socialmente accettato, mentre praticare con la mente no. L’impegno è lo stesso identico: anziché pensare ad una persona ti concentri su una tecnica, per esempio richiamare prana blu su di te, oppure allargare la tua aura. Hai così tanto tempo per “pensare” durante il giorno che lo sprechi a pensare ai problemi oppure alle altre persone, ma non usi neppure l’1% dei tuoi pensieri per richiamare energia a te oppure per sentire la tua aura, oppure per potenziare un chakra, oppure per proteggerti mentre sei fuori casa. 

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Se comprendessi che puoi praticare anziché pensare a qualcuno, e inizi ad abituarti a questa nuova attività mentale, superati i primi giorni in cui il cambio di impegno mentale richiederà sforzo e concentrazione, da lì a seguire diventerà poi una bella abitudine che sarà più facile portare avanti. Certo, il tentativo delle interferenze negative per buttarti in testa altri impegni mentali sarà sempre dietro l’angolo; ma se tu deciderai di usare i tuoi pensieri per essere produttivi nei tuoi confronti, ti renderai conto che sarà molto più semplice portare avanti questa buona abitudine piuttosto che sprecare il tuo tempo a pensare ai problemi o alle altre persone e poi ritrovarti ogni sera ad essere stanco e consumato. Ma come ti sei consumato? Spedendo la tua energia ovunque, davvero ovunque, perché pensi a tutti e a tutto tranne che a te stesso. Se invece usi i tuoi pensieri per attirare energia a te durante il giorno, a fine serata ti sentirai carico, lucido, pieno di motivazione e forza di volontà per portare avanti i tuoi progetti. Non è facile da capire se leggi senza praticare, ma se inizi a mettere in pratica i miei insegnamenti ti renderai conto che ti verrà spontaneo scegliere di assorbire energia e sprecarne sempre meno dietro a pensieri futili che non ti daranno niente di buono. Inizia ad usare i tuoi pensieri per ottenere risultati, e smetti di sprecarli dirigendo le tue energie mentali verso persone o situazioni ma che a fine giornata non ti avranno portato da nessuna parte. Se pensi tutto il giorno ad una persona è perché non sai come tenere impegnata la tua mente e ti trovi costretto a buttare le tue energie su un capro espiatorio. Se tieni la tua mente concentrata sul Presente, non avrai più bisogno di nessun capro su cui buttare le tue energie, perché invece preferirai assimilare e richiamare a te energie pulite. Ricaricarti è meglio che consumarti.

Fine pagina 7 su 7. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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