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Step 2 - N° 18

Vedere l'Aura – La miglior forma di Comunicazione (2 parte)

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Prima di spiegarti come imparare a vedere l’Aura, con maggiore impatto rispetto alla precedente Lezione, desidero iniziare a spiegarti come questa funzioni. 

L’aura è la più semplice forma di comunicazione espressiva, che permette ad ognuno di noi di comprendere quello che l’altro sta provando, nel preciso istante in cui ce lo chiediamo. 

Come sai, attraverso lo studio del linguaggio del corpo, si può imparare a non mostrare alle persone che ci circondano quello che stiamo pensando dentro di noi, come ad esempio la reazione spontanea che avremmo dovuto avere dopo le parole che ci sono state dette, o il comportamento che avremmo assunto in situazioni difficili che non ci aspettavamo se non fossimo stati attenti ai dettagli. Le persone che studiano il linguaggio non verbale sono consapevoli che le espressioni del viso e i movimenti del corpo comunicano molto di più di tante parole, per questa ragione passano anni e anni ad allenarsi per imparare ad assecondare con il fisico ciò che dicono con la voce: per imparare a mentire sia a parole che con il corpo. I venditori, per esempio, studiano attentamente l’atteggiamento da assumere durante l’approccio con il cliente, perché la posizione eretta, i movimenti sicuri e lo sguardo sempre dritto e attento, li rende persone in apparenza serie e affidabili agli occhi degli altri, nonostante stiano vendendo uno straccio puzzolente al prezzo dell’oro. Se il venditore avesse un linguaggio del corpo teso, nervoso, insicuro e impressionabile dal primo cliente un po’ più sveglio che si trova davanti, nessuna persona comprerebbe da lui nemmeno se vendesse oro a pochi centesimi. I movimenti del corpo sono molto importanti perché fanno comprendere a coloro che abbiamo davanti se siamo compatibili oppure no; per questo motivo ci sono degli studi appositi di comunicazione non verbale, perché imparando a riconoscere lo stile dell’altra persona e i suoi gesti abituali, possiamo per esempio imitarli e farle credere di essere più simili a lei, così che ci riterrà più sinergici e compatibili, sentendosi infine spinta ad accettare quello che stiamo dicendo, o a comprare quello che stiamo vendendo, per pura simpatia nei nostri confronti. In fondo questa è semplice psicologia. C’è una cosa però che non si può mascherare né nascondere: l’Aura! Infatti non si può ingannare chi è capace di vedere l’aura! 

Seppure si possa imparare a reagire agli stimoli in modo differente da come avremmo fatto istintivamente, diventando più rigidi alle emozioni e fingendo di essere distaccati nonostante dentro stiamo soffrendo, o viceversa, l’espressione dell’aura è talmente immediata e inconsapevole che non è affatto facile controllarla. Chi studia psicologia o il linguaggio del corpo a livelli avanzati, si avvicina vagamente a comprendere che, oltre alla postura e ai gesti del corpo, c’è qualcos’altro, ma nei fatti non comprendono di cosa si tratti e non imparano a modificarla se non di pochissimo. Per fortuna! 

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Tuttavia, alcune persone spirituali che conoscono le capacità dell’aura, possono modificare l’apparenza dei primi strati di energia per ingannare chi gli sta vicino. È questo il motivo per il quale dobbiamo assolutamente imparare a vedere le aure degli altri e a comprenderle al meglio: per impedire anche al più esperto praticante di ingannarci con i suoi metodi ipnotici. 

Quando ci troviamo in un contesto molto positivo per noi, dove ci sentiamo a nostro agio, circondati da persone che ci apprezzano e ci fanno sentire bene, la nostra aura si allarga e si espande verso tutte le direzioni, perché sprizza felicità da tutti i pori nel vero senso della parola. Quando invece ci sentiamo molto a disagio, infastiditi, in un ambiente nel quale quasi ci reputiamo presi in giro o giudicati, la nostra aura si abbassa e si rimpicciolisce, come se iniziasse a poco a poco a scomparire. Tutto questo è visibile con gli occhi ed è necessario imparare a vedere l’aura per poter riconoscere le emozioni degli altri, che, nonostante si creda siano invisibili, in realtà si possono vedere con molta chiarezza; ma solo con occhio allenato. Sebbene esse non appaiano come nuvolette con scritta all’interno la parola del sentimento a cui sono associate, come è ovvio, le emozioni si manifestano con forme in movimento e colori che compaiono all’improvviso nell’aura. L’aura, infatti, può variare di colore anche in breve tempo, a seconda del sentimento predominante nel momento o nel periodo che il soggetto sta passando. Comunque, l’aura è composta da tantissimi strati e alcuni di essi rimangono all’incirca dello stesso colore per molto tempo, mentre altri cambiano di continuo. 

Togliamoci dalla testa l’idea che l’aura standard di una persona normale sia quella tipicamente rappresentata in una qualunque immagine presente sul web, dove ognuno ne possiede una identica a quella già disegnata da altri, con tutti gli strati perfettamente lisci e compatti, senza alcuna imperfezione né sbavatura di colore. Ognuno di noi deve obbligatoriamente avere 7 strati di aura, essendo questa una legge rigorosissima, perché il numero 7 è bello e significativo e nessuno ha il diritto di avere più di sette strati, altrimenti gli verranno censurati affinché la gente non scopra che si possono avere più livelli e più dimensioni. Ma non ditelo a nessuno! Ormai queste usanze sono vecchie, apriamo la nostra mente e rendiamoci conto che molte informazioni che ci vengono date sono tutt’oggi tramandate da persone che non hanno la benché minima esperienza pratica, ma che parlano e raccontano quello che a loro volta gli è stato detto da falsi guru che non hanno mai passato più di 5 minuti a guardare l’aura. Essi non amano la libertà e l’anti struttura che l’energia ha di natura, pretendono di poter organizzare tutto sotto forma di strane leggi umane per chiudere l’universo in una gabbia di metallo, per poterlo capire meglio. Non si può comprendere l’universo se si ha la mente chiusa! Non si può rinchiudere l’energia in un contenitore sperando che non ci sia bisogno di sapere altro! L’energia è libera, non ha regole, non ha chiusure, non si può comprimere in una piccola boccetta, non la si può obbligare a diventare qualcosa di comprensibile per noi. Siamo noi a dover aprire la nostra mente per abbracciare le nuove esperienze e assimilarle per quello che sono. Questo è l’aura.  Essa non ha vincoli e può mutare da un momento all’altro, e può avere – ovviamente – molto più di 7 strati. Essa difficilmente è perfetta, tantomeno quella di chi non pratica. 

L’aura è composta da diversi strati e generalmente le persone ne possiedono più di 5, nonostante ci sia sempre l’eccezione riguardante le persone gravemente malate. Una persona in salute e che vive una vita sana possiede di solito oltre 8 strati. Alcuni di questi cambiano colore molto spesso perché appartengono alla sfera emotiva che, ovviamente, varia da un momento all’altro, a seconda degli stimoli che riceviamo durante la giornata. Il colore della felicità è diverso dal colore della sofferenza, ma non possiamo basare la nostra cognizione dell’aura sulla differenza di colore, perché questo è troppo limitato per spiegare i motivi che spingono l’energia a cambiare. 

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Teniamo bene a mente che stiamo parlando di energia e di dimensioni, non di pastelli colorati passati sulla carta. Pertanto, oltre a guardarla e giudicarla dall’apparenza, dobbiamo anche percepirla ed estrarne le informazioni che ci servono per conoscerla davvero. Durante le prime sessioni di visione dell’aura, è molto difficile vederne i dettagli precisi, perché non siamo abituati a vedere l’energia e i nostri occhi ci impediscono di vedere tutto e subito. La visione accurata dell’aura dipende dall’allenamento che svolgiamo, non di certo dal tempo che scorre tra una sessione e l’altra, dato che questo non fa altro che riportarci punto e a capo, perdendo i progressi fatti. 

Dato che questa è solo la seconda lezione basata sulla tecnica del vedere l’aura, non mi aspetto che tu sappia riconoscerne i livelli o rintracciare subito i buchi e le varie imperfezioni del tuo campo energetico, quindi non aspettartelo nemmeno tu. L’inizio è difficile per tutti, perché si tratta di fare un allenamento che non si è mai svolto prima. Non puoi aspettarti di saper fare la spaccata se non ti sei mai allenato: non ce la puoi fare, perché il tuo corpo non è abituato a quello sforzo e ti impedirà di scendere più di un certo limite. Se desideri raggiungere obiettivi importanti, devi allenarti, perché altrimenti continuerai a non saper fare la spaccata e dire che è inutile, che sei tu il problema, che le tue gambe non sono adatte per svolgere certe azioni, che sia impossibile assumere quella posizione e che nessuno ce la farà perché è troppo complicata. Concludi le tue lamentele dettate dalla pigrizia e spalanca gli occhi, se hai intenzione di vedere la realtà alla quale sei pronto ad aprirti. 

Piuttosto che pretendere tutto e subito, impara a vedere l’aura passo per passo, superando i piccoli ostacoli che riescono a tenere bloccata la maggior parte della gente. Per aiutarti a riconoscere l’aura e a focalizzarti meglio sulla sua forma e sui suoi colori, ho deciso di disegnare per te quello che io vedo con i miei occhi quando guardo le aure. Tieni presente che io non ho iniziato ieri ma diversi anni fa, e che ho una passione e un interesse irrefrenabile nel voler conoscere la verità in ogni modo essa si presenti, a differenza di chi ama leggere definizioni teoriche ma non sopporta metterle in pratica. Per questa ragione, ti consiglio di non demotivarti se non riuscirai a vedere in pochi giorni quello che ho rappresentato nelle immagini qui sotto, perché sarà più che normale. È molto importante che tu sappia che disegnare un’aura non è mai come vederla dal vivo, perché alcune emozioni tradotte in colori compaiono e scompaiono nel giro di pochi istanti, quindi sarebbe impossibile riprodurre perfettamente il campo energetico di una persona senza tralasciare nulla. Oltretutto, non avrebbe alcun senso mostrarti immediatamente un esempio preciso e dettagliato di quello che vedo durante la sessione di visione delle aure ad alti livelli, perché non solo ti risulterebbe difficile da capire, ma rischierebbe addirittura di confonderti e crearti eccessive aspettative che bloccherebbero totalmente la tua evoluzione. 

Per questa ragione, inizierò col mostrarti disegni semplificati che rappresentano le primissime esperienze che ho avuto con l’aura, per andare a poco a poco sempre più a fondo nei prossimi articoli in cui ti mostrerò maggiori dettagli e disegni più curati. Renditi conto che per riconoscere queste esperienze come reali devi praticare le tecniche durante le tue giornate e non soltanto leggere, perché altrimenti continueresti la lettura senza comprendere minimamente quante informazioni siano presenti e quanto esse siano importanti. A tal proposito, ti invito a non guardare le immagini dedicate all’aura dei prossimi articoli soltanto per curiosità, nel caso tu non abbia nemmeno messo in pratica i consigli appresi nelle lezioni precedenti, perché i disegni non hanno lo scopo di suggestionarti, bensì di confermarti che quello che stai vedendo è giusto. Non forzare a velocizzare la tua evoluzione sperando che solamente guardando qualche disegno la tua esperienza possa accelerare: se vuoi le prove che tutto questo sia reale, devi praticare in prima persona. 

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La prima immagine che vorrei mostrarti è il modo in cui vengono rappresentate le aure solitamente. 
 
 



Come puoi notare, l’aura viene rappresentata come una forma perfettamente regolare che circonda completamente il nostro corpo con la stessa densità, colore e luce in ogni punto. In realtà, le tue prime esperienze ti dimostreranno che la sua forma sarà molto più sfocata, imprecisa e irregolare, pressappoco come l’immagine qui sotto. 
  
 


Durante le tue prime esperienze, noterai la difficoltà nel vedere l’aura anche solamente per qualche secondo, figuriamoci se potessi vederla perfettamente regolare come se ci avessero verniciato sopra. In altre immagini potresti notare che l’aura viene rappresentata come fosse una sagoma che ci circonda ma non ci riempie, come l’immagine che segue: 
 

 



Anche in quest’immagine, l’aura viene mostrata come perfetta e uniforme. In questo caso è possibile fraintendere la zona bianca dell’aura convincendosi che si tratti della distanza vuota tra il corpo e l’aura celeste: in realtà, la striscia bianca fa parte anch’essa dell’aura, volendo rappresentare sia la luce emanata dal soggetto, sia il secondo strato che in questo caso è di colore celeste. Quindi non è uno spazio vuoto. Comunque, se volessimo rendere un pochino più realistico il disegno, verrebbe in questo modo:   
 

 

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Nelle immagini sopra, può sembrare che l’aura circondi il corpo senza però penetrarlo, come se l’energia fosse una parte aggiuntiva ed esterna che non ci appartiene davvero. In realtà, se volessimo mostrare l’aura nella sua completezza, dovremmo vedere tutto il corpo riempito di aura sia all’interno che all’esterno, quindi dello stesso colore del primo strato, che in questo caso è celeste, perché ogni strato dell’aura nasce prima dall’interno per poi espandersi all’esterno. Perciò, se volessimo vedere l’energia al completo dovremmo immaginare qualcosa del genere: 

  


Poiché l’energia ci riempie e ci completa, essa è dentro e fuori. A questo punto, dovremmo aggiungere un altro strato di aura di diverso colore per poterlo riconoscere, sebbene non sia obbligatoriamente così anche nella realtà: alcuni strati potrebbero essere del medesimo colore, ma per semplicità te li mostrerò con due colori differenti. 

  


  Anche in questo caso vediamo come l’aura ci viene mostrata sul web e come invece la potremmo vedere dal vivo con i nostri occhi: 

  


Stiamo già parlando di livelli più avanzati rispetto alle prime esperienze che otterresti appena iniziato a praticare. Comunque, quando sarai in grado di vedere il primo strato e ti spingerai un po’ più avanti, potresti intravedere il secondo, che si mostrerà pressappoco come nel disegno. In questo caso possiamo notare sia la luce bianca, sia il secondo strato, che il terzo. Considerando che anche il terzo strato (quello verde) nasce dall’interno del corpo, per poi espandersi molto più ampiamente di quello celeste (ed è per questo che ne riconosciamo la differenza), dovremmo immaginare l’interno del corpo umano pressappoco così: 
  


Attraverso un disegno è difficile mostrare la sovrapposizione dei colori, infatti essi si mischiano e non si riconosce più l’uno dall’altro. In realtà, però, i colori dell’aura non si mischiano in questo modo, perciò all’interno del corpo vedremo sia il celeste che il verde come due livelli distinti. Chiaramente i colori sono stati scelti a caso e così anche il loro ordine, per cui in ogni persona risulteranno colori diversi. Se infine volessimo aggiungere un altro strato, questo sarebbe l’effetto: 

  


Ci tengo a precisare che questi disegni sono solamente degli schizzi in cui ho evitato di aggiungere particolari che non avresti immediatamente afferrato: avrei fatto l’aura della testa molto più allungata e quella dei piedi accorciata, avrei cambiato colore nella zona delle spalle e sfumato maggiormente i contorni, se ne avessi avuto lo spazio. Infatti, nel disegno può sembrare che gli strati siano distanti tra loro di pochissimi centimetri, ma in realtà alcuni di essi sono distanti anche qualche metro l’uno dall’altro. A questo punto, bisogna comprendere che prima di vedere gli altri strati bisognerà allenarsi per vedere bene almeno il primo. 

L’alone bianco di solito è il primo livello che si può notare, perché si espande dal corpo come una luce che si vuole mostrare, continuando ad allungarsi verso l’alto sino a quando non sbatterai le palpebre. Ogni persona però possiede diversi colori dell’aura e anche il modo di vederle è differente: alcune volte potresti notare prima l’alone bianco e poi il resto, altre volte il primo alone che si mostrerà potrebbe essere giallo o, in alternativa, celeste. Comunque, alla fine, appartengono tutti al primo strato di luce che si espande. Per ritenersi soddisfatti dalla propria visione, si dovrebbero vedere almeno 10 centimetri di spessore bianco prima di pretendere un passo successivo. Dopodiché, allenandoti sempre allo stesso modo, potresti iniziare a vedere i colori, poiché questi in genere sono un po’ più lenti da raggiungere. Ci vuole molta pazienza, perché l’occhio non è allenato a vedere l’energia, perciò ci impiegherà un po’ di tempo per abituarsi.

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Ovviamente i miglioramenti arriveranno se stiamo parlando di persone che decidono di praticare, altrimenti la vista energetica non si evolverà mai. In ogni caso, bisogna impegnarsi senza arrendersi, perché i primi tempi sarà complesso vedere i colori e mantenere la visuale attiva, ma quando imparerai a vederli, se continuerai ad allenarti, sarà sempre più semplice riconoscerli impiegando meno tempo. 

Sia chiaro che il colore dell’aura non si può inventare: essa possiede un colore principale e tutti, se lo guardassero, lo vedrebbero uguale. Ti ricordo che non è facile rappresentare fedelmente un’aura attraverso un’immagine, perché quando la guardi dal vivo si può parlare di attimi in cui un nuovo colore si presenta e poi scompare, mentre nel disegno dovrei inserirli tutti assieme e diventerebbe un miscuglio nel quale non si capirebbe più nulla, per questo dovrò andare per passi e disegnare volta per volta nuovi modelli; altrimenti sarebbe come fotografare qualcuno che sta sbadigliando e credere che quella sia la vera forma della sua faccia. In questi disegni ho voluto colorare le aure senza buchi e imperfezioni per pura praticità, ma dalle prossime lezioni ti mostrerò disegni sempre più realistici, aggiungendo dettagli visivi importanti che imparerai a vedere con il tempo. Sia chiaro che non dovrai metterti fretta finendo per suggestionarti: svolgi le tecniche di pari passo alla teoria per poterne riconoscere la veridicità attraverso la tua stessa esperienza personale. Detto ciò, la lettura dei documenti non ti impone di praticare, perciò, se tu desiderassi leggere gli articoli a te accessibili anche solo per cultura, nessuno te lo impedirebbe. Il mio consiglio però è di iniziare a praticare, per almeno 10 minuti al giorno dopo la meditazione, affinché l’energia accumulata durante la meditazione ti permetta di vedere l’energia con molta più rapidità e semplicità. 

Nella prossima lezione risponderò a tutte le tue domande sull’Aura. Dopodiché, ti parlerò più dettagliatamente delle aure colorate e dei loro significati.  

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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  • alessandrad'ostuni - 08:16 30/09/24

    Ieri ho visto per la prima volta l'aura di una persona, è stato commovente e magico. Ovviamente ho visto non tutta la sagoma, ma una porzione. Prima mi è apparsa una luce bianca e poi celeste. Bello!

  • jack - 20:56 27/09/24

    Mi applico e pratico , ma fatico ancora molto nel vedere l'aura. Intravedo come una nuvoletta , ma sottile intorno alla testa delle persone. Ma sono ancora molto lontano dal riuscire a vedere l'aura e i colori. Ma mi sto applicando e con pazienza vedrò i risultati del mio impegno.

  • mirko-gaeta - 18:44 26/09/24

    In questo mio percorso sono riuscito solo a vedere L’Aura di un albero. Mi ha molto emozionato vedere la luce che emanava. Prima bianca lucente, poi un secondo strato celeste, sempre lucente. I due strati non si mischiavano e rimanevano quasi netti, alla mia vista senza confondersi, non più spessi di 20 cm circa ciascuno. La sensazione che ho provato è stata quella di interagire con la pianta, quasi comunicassi con lei. È sorprendente accorgersi di tutto ciò che non vediamo pur guardando. Chissà quante sfaccettature abbia il mondo e la vita in se, che non riusciamo a scorgere a causa della poca attenzione. Si comprende quanto tutto sia più accettabile agli occhi della realtà. Riuscire a vedere L’Aura nei suoi ampi aspetti mi alletta tantissimo. Per ora ho solo una fervida immaginazione a riguardo: la immagino intorno ad un individuo come se fosse avvolto da una nube nervosa in cui i colori, viola giallo verde, ecc… si mischiano tipo quelli dell’ aurora boreale. Tempo fa pensavo all’aura come quella in testa agli angioletti o ai santi, invece adesso ho un parere anch’io di cosa possa assomigliare un’aura. Sarà per me un grande traguardo da raggiungere con il percorso ACD, quello di poter vedere la mia aura e quella di altri individui, intuendo le reali emozioni o intenti altrui.

  • laurora - 17:28 03/09/24

    È sensazionale come Angel riesca a spiegare in modo semplice argomenti così complessi. Ho afferrato che la rappresentazione grafica dell'aura che c'è in questo articolo è solo per darci un'idea ma la pratica è un'altra cosa. L'Aura ha caratteristiche che non possono essere trasferite su un disegno, solo la vista energetica darà la giusta rappresentazione ovvero quello che è realmente e che si riesce a vedere guardandola. Mi sto allenando purtroppo non con costanza, ma qualche miglioramento seppur piccolo l'ho avuto, a volte fa capolino il secondo strato.

  • liliana12 - 17:31 01/09/24

    L'aura è un argomento molto interessante e in questa pratica, mi sono impegnata cercando di vedere l'aura ma sono al primo strato grigio azzurro

  • serenella9 - 16:49 01/09/24

    Grazie dei tuoi consigli Angel, l'unico problema è avere il tempo x praticare le varie meditazioni, il low è bravo a farti rimandare....

  • nike Medaglia per aver completato lo Step 1 - 14:02 30/08/24

    L aura è un argomento davvero interessante, più volte mi sono impegnato per praticare questa tecnica salvo poi lasciare che il low mi rovini la pratica, e nonostante questo, la vista energetica è una delle qualita che ho piu sviluppate a livello energetico, anche se la visione dell aura e la vista energetica non sono la stessa tecnica, ma sono accumunate dall appartenere al terzo occhio. Quando praticavo questa tecnica, mi capitava spesso di intravedere lo strato bianco che instabilmente si muoveva e spariva, a volte vedevo il mio corpo sbiadire, dimenticandomi della nozioni di questa articolo dove l aura nasce dall interno del corpo espandendosi al di fuori. Per la fonte inesauribile di informazioni che essa contiene e le possibili implicazioni immagino che sia sempre più chiaro perché qualcosa mi voglia bloccare dal dare il serio impegno a queste tecniche, anche se ecco, non devo commiserarmi, in fondo sto comunque praticando parecchio, anche se il mio desiderio, mi spinge a di più. Il low in questo caso fa brutto effetto, e ne ho avuto prova più volte in questi mesi, quando procrastinavo azioni utili senza un motivo e questo è il caso di questa tecnica come di altre. In ogni caso, anche se io sceglierò di non vederla, lei continuerà a essere presente e influenzarmi, quindi tanto vale prenderne atto e decidere seriamente di fare un passo in più verso l evoluzione il prima possibile

  • georgian - 10:42 30/08/24

    Fino alla lettura di questo articolo non avevo ben chiaro come si potesse vedere l’aura, molto utile la spiegazione. Nel esercitarmi mi sono reso conto di riuscire a vedere il primo strato, colore bianco spesso circa 1 centimetro, e successivamente un altro strato più sfuocato e molto più spesso ma sempre di colore bianco.

  • tykest - 19:41 29/08/24

    Francamente non mi sono impegnato per nulla in questa pratica, si ogni tanto quando sono al bar seduto a prendere un caffè, cerco di vedere l'aura delle persone presenti, ma occorre anche stare un po' attenti perché le persone se si sentono osservate continuamente possono anche indispettirsi e giustamente venirci a chiedere il motivo di tanto "puntamento". Per quanto riguarda il vedere l'aura di se stessi, una mano, o un bracci, noto che il fondale può essere molto importante e cambiando fondale può cambiare molto la visualizzazione dell'aura in esame, inoltre non riesco a vedere altro che una spuma biancastra intorno ad esempio la mia mano, ma ripeto non mi sono impegnato troppo in questa pratica, cercherò di aumentare il tempo di applicazione.... una volta in grado di uscire dal corpo cercherò (rivolto a stefano". di guardarmi attorno per scoprire " "ciò che è"

  • jedi70 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 10:00 29/08/24

    Ottimo articolo in cui si approfondisce il tema dell'aura e dei suoi rispettivi strati e colori: grazie intanto per aver spiegato che esistono diversi strati e non per forza e tassativamente sette strati come ci hanno imposto di pensare. Purtroppo e come viene ribadito nell'articolo, è pieno di falsi guru che al posto che riportare le proprie esperienze date dalla pratica, non fanno altro che citare descrizioni sentite o lette chissà dove. Fortunatamente in questa accademia si fanno i fatti e senza vedere l'aura altrui, do per scontato che se siamo tutti qui e stiamo tutti meditando e praticando, le nostre aure non possono essere che luminose e compatte: buchi e colori spenti li lasciamo alle persone negative, invidiose, meschine che popolano questo mondo, purtroppo persone ancora poco evolute che di spirituale non hanno nulla, se non forse alcuni, l'aspetto più grottesco, quello della convinzione se non addirittura, del fanatismo becero! Quindi bene, mi fa piacere apprendere nuove nozioni su questo argomento, e spero di potermici inpratichire quanto prima: quanta fatica risparmiata nell'osseravare le persone, considerando azioni e parole, e conseguenti incongruenze e contraddizioni! Ne sarei davvero felice!

  • maddalenad Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:48 28/08/24

    Articolo davvero interessante soprattutto per le illustrazioni che rendono molto chiari i concetti espressi. Nonostante mi stia allenando nella lettura dell'aura, sono ancora al primo strato, quello grigio-azzurro per intenderci, ed oltre non sono andata. Capisco che ci voglia una costanza quotidiana ma purtroppo il tempo si fa fatica a trovarlo. È vero che il Low ci mette lo zampino, ma viviamo nel mondo e di cose ne abbiamo da fare e praticare la meditazione anche tre volte al giorno porta via parecchio tempo. Però cercherò di sforzarmi di più perché è una capacità che vorrei davvero sviluppare non per la curiosità di sapere cosa gli altri sentono e provano, ma proprio per aiutare: mi immagino di abbinare questa capacità alla pranoterapia..sarebbe perfetto!

  • sole15 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 09:52 28/08/24

    Adoro quando la mia aura sprizza di felicità. Ora che me ne rendo conto, in quei momenti sento l'emozione molto più amplificata, quasi di estasi, rispetto a quando ancora non meditavo. Vedere le aure ti risparmia un sacco di problemi che anche il linguaggio del corpo potrebbe cammuffare. Ci vuole molto allenamento come per tutti gli obiettivi che si vogliono raggiungere nella vita: nessuno te li regala, devi faticare per guadagnarteli.

  • GiacomoR Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 02:47 28/08/24

    Quando sono cosciente durante la giornata riesco a sentire come la mia aura reagisce ai miei sentimenti e intenti e anche quando sento i sentimenti delle altre persone a volte riesco a sentire come la loro aura si comporta, quindi è chiaro che l'aura sia una parte importantissima del nostro corpo energetico, devo solo allenarmi per vederla e per percepirla più spesso e meglio, molto meglio. Le immagini sono molto utili, personalmente non sono mai riuscito a spingermi fino al il terzo strato d'aura con la vista energetica se non poche volte, ma con l'allenamento sono sicuro di poter rendere quel livello più accessibile per me ed andare anche altre.

  • fab - 19:49 26/08/24

    I disegni danno l'idea della rappresentazione dell'Aura, mi piacerebbe molto imparare a vederla per capire chi ho difronte

  • Cora - 16:16 25/08/24

    Molto bella la spiegazione con i disegni. Riesco a vedere il primo strato bianco dell'aura,, sia sugli oggetti, sia sulle persone. Mi impegnerò di andare oltre.